mercoledì 3 febbraio 2010
lucida follia
Oggi mi sento l'anticristo col senso di colpa cristiano. E guardate che è brutto eh.
Io comunque non mi ci vedo in questo ruolo... non mi ci vedo affatto. Non so come comportarmi, non so cosa posso o non posso dire, fare, eccetera. Per non parlare di quando tutto diventa incantevole e non riesco a condividere il piacere di una contemplazione.
Presente un vetro oscurato? Di quelli che è difficile scorgere cosa c'è dietro, tipico delle auto tamarre. Eppure si riesce a vedere attraverso, ed anche piuttosto bene, se si è dentro.
Il mondo fuori è bello, ma non abbastanza meraviglioso da giustificare il fatto che io stia qui a farmi venire venti ulcere.
No non è vero, lo è fin troppo.
Il problema è che non sopporto di essere così insignificante per il mondo, non lo sopporto davvero, domani glielo dico.
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Il problema del nostro non-significato di fronte al mondo è piuttosto comune. Non comune nel senso lato, cioè, non che tutti abbiano pensieri simili oggi, il mondo generalmente è piuttosto superficiale per certi aspetti, ma in ogni caso siamo davvero piccoli, piccolissimi. Il trucco è nel cercare di diventare importanti almeno per qualcuno. Che poi potrebbe essere chiunque. Anche un venditore di gelati ambulante. O il portinaio. Ma io ci credo nel potere di certi sentimenti.
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