giovedì 18 marzo 2010

Anneghiamo negli zero dopo la virgola



FA=Psl · V



Vi presento Archimede. Vi presento la Forza ricevuta dal Corpo del passeggero X nel vagone di seconda classe immerso in un fluido Aria. O galleggi o affondi, o ti levi o scendi, non te ne puoi stare in mezzo alle palle a meno che tu non sia una spugna.









Volevo scusarmi per il monomorfismo e la monotematicità dei miei post. Forse un giorno vi scriverò trattati di semantica, non ora comunque. Non finchè saranno il viaggio del mattino ad ispirarmi e le persone che incontro sul treno a stimolarmi i lobi frontali. ("Lobo" è una delle tipiche parole che impari leggendo i Piccoli Brividi)


E' incredibile quanto la gente riesca ad essere insignificante pur senza impegnarsi. Insignificante, non mi viene in mente nient'altro.
E dire che hai pure un bel cappotto, e delle belle scarpe. Il ciuffo riccio che fa molto british, la barba incolta e la tracolla. Frequenti architettura, o con meno probabilità il politecnico. Lo si evince dal tubo da disegno. Le tue linee sono belle. Sei di un mediocre molto armonioso, questo bisogna riconoscerlo.
Ma l'insieme delude parecchio, ed il fatto che tu sia così insipido mi fa star male. Significa che non sono più in grado di trovare il lato piacevole delle persone. Era un dono o forse una condanna.

Indie kid con l'i-pod nelle orecchie, decido di starti vicino per trovare qualcosa di carino in te, ma non è una buona idea. Scopro che oltre ad indossare la kefiah, che sta al resto del tuo abbigliamento come il tonno sta al panettone, ascolti anche la musica ad un volume troppo alto.
Ma non è musica qualunque, è musica indie (ma va'?)

E le menate indie al mattino proprio NO.

Ma forse qualcosa di buono ce l'hai, forse mi leggi nel pensiero ed è per questo che switchi e riconosco la canzone successiva. Successone anni '80.
"Take On Me", è la sola cosa buona che puoi propormi... ma non preoccuparti, è stato così anche per gli A-ha dopotutto.

Proprio mentre decido di rivalutarti te ne vai. Ma la musica rimane, ed è lì che mi sfugge qualcosa.
Dietro c'è un signore sulla sessantina con le cuffie, seduto su una valigia, con evidenti problemi di udito. Era lui il dj.


Ho riso della mia stupidità, della mia ingenuità e del mio ottimismo. Ho capito di non aver ancora smesso di credere che tutti nascondano qualcosa di piacevole. Gli indie lo nascondono molto bene, comunque.





Lo so che questa è un'altra legge.

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