giovedì 22 aprile 2010

Morte e Malattia non fanno orario d'ufficio






Oggi era un po' come quando esci dalla parrucchiera ed inizia a piovere. Un po' come quando sbatti il mignolo nello spigolo del mobile.
Oggi la vita era come la pesca tra i denti. Come gli spifferi sulla nuca e come il mal di gola ad agosto. Era il dente del giudizio che non ti fa dormire la notte, il taglietto che non smette di sanguinare, la puntura di zanzara tra le dita.
Il cd che salta e tu che ti devi alzare dal letto per cambiare canzone.

Lo smalto che si scheggia, il toast che si brucia, il biscotto che ti cade nel latte perchè si è inzuppato troppo.
La vita era un pullman troppo pieno, la metro che si blocca, il treno con ritardo indeterminato, la scarpa che si slaccia quando sei di fretta.

Come il sale sulle labbra screpolate e il filo interdentale che si sfilaccia, o la ciocca di capelli che si impiglia nella ventola del phon. Un brufolo vicino al naso o un rasoio passato a secco sulla tua pelle d'oca.

Immaginate di prendere un anti-infiammatorio a stomaco vuoto e di infilarvi una matita con mina 3H fino al timpano.

Un po' come quando ti va' di traverso il caffè e tossisci per ore, o ti entra la sabbia negli occhi. Più fastidiosa del naso chiuso, più infame del ciclo che arriva il primo giorno di vacanza.
Più infida del soffitto della tua camera che vuole farsi guardare per tutta la notte o della sveglia che suona e ti accorgi che era solo un sogno.



Oggi la vita era come tutti gli altri giorni, ma domani si passa alle Metodologie di messa al Palo.



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Non mi ricordavo di aver scritto questo post =| oggi è già tanto se trovo la forza per scrivere un titolo da abbinarci.

2 commenti:

  1. Ho letto adesso "Metodologie di messa al Palo" e mi sono spaventata.

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  2. Io sarei stata molto più sintetica. Avrei detto. Oggi è una giornata di merda.

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