domenica 11 luglio 2010

"Rincorrere i sogni ci ha sempre portato fortuna"

Pochi giorni fa ho fatto un sogno stressante.

Dovevamo andare a vedere i T.d.O. dall'altra parte di Torino ed era già buio, prendere un treno o un pullman sembrava impensabile.
G. è già a casa mia (in pigiama) quando mi balena in mente di prendere la macchina, idea approvata all'unanimità. Guido con successo fino alle curve del Pino, ma ad un tratto mi accorgo di una cosa: non ho la patente. E se mi fermano?
Allora faccio guidare G. Anche lei senza patente.
Torniamo a casa, posiamo la macchina e partiamo con un pullman. Ma con il pullman non si arriva fino al concerto, e allora ci fermiamo in un parco pieno di zanzare, buio, dove ci sono campi da calcetto e la gente gioca. Ci sono tavoli di plastica bianca sporchi e piatti con i resti della carne di una grigliata consumata.
Sono già le tre di notte e mi sto rompendo abbondantemente le scatole, quando decido di chiamare mio padre per farmi venire a prendere. G. è sparita.
Non riesco a scrivere l'sms e penso "mi sembra di essere in un sogno". Il mio cellulare si è trasformato in un touch screen e ogni volta che compongo il numero di mio padre digito l'8 al posto del 5.
Riprovo, sempre più lentamente, ma sbaglio ancora.
Alla fine, dopo mezz'ora, riesco a comporlo; ma invio il messaggio a tutta la rubrica. E' apparsa la scritta: "messaggio inviato a 30 destinatari". Almeno tre quarti di quei destinatari è presente alla grigliata.
Voglio morire.

Nel messaggio c'era scritto "Papy, non venire a prendermi, mi riporta a casa qualcuno".


dobbiamo andarci,
ci riporta a casa lui

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