sabato 9 ottobre 2010

Essere o non Essere, nè l'uno nè l'altro.



Essere mestruata è una sensazione di quelle spiacevoli, ti fa sentire svuotata, strizzata e sbattuta al tegame. E' qualcosa che mi ricorda parecchio il sabato mattina di molti anni fa, quando mi facevo la doccia da piccola.
Ogni volta che mi infilavo l'accappatoio sentivo un senso di vuoto cosmico difficile da scrivere con altri termini. Tutt'ora odio uscire dalla vasca, soprattutto se è inverno.
Il vuoto post doccia comunque si tramutò negli anni, diventando simile a qualcosa che gli illuminati chiamano "derealizzazione" o "depersonalizzazione", dipende da come si presenta. La sensazione di base, in ogni caso, rimane la stessa. Con o senza doccia.
La prima volta che ho sentito qualcosa del genere per esempio mi trovavo sdraiata in macchina e fissavo fuori dal finestrino.

Ciò che accade durante un fenomeno di questo tipo non è semplice da raccontare senza essere scambiata per una specie di santone o finire al rogo. Soprattutto se l'interlocutore pecca di apertura mentale, o basi di psicologia clinica.
Quello che tento ogni tanto di spiegare è che mi sento come se non fossi realmente in me. Mi sembra impossibile aver vissuto per 20 anni, ed essere stata io in ogni singolo istante, senza potermi riposare da tutto questo.
Di solito dura pochi minuti perchè è facile distrarsi, ma quando ti trovi nel bel mezzo del delirio ti sembra impossibile poterne uscire. Effettivamente non è piacevole l'idea di rimanere intrappolati in questa consapevolezza estrema di stare vivendo. Di solito una persona vive e basta, senza pensarci troppo.

L'incapacità di accettare la propria esistenza in senso stretto e non nella sfumatura che adottano gli emo dei giorni nostri, è una brutta bestia. Ed è ancora peggio non riuscire a condividerlo con nessuno. Comunque io volevo parlarvi del mio ciclo mestruale.
Questo blog sta prendendo pieghe mistiche/spirituali/sentimentali, era meglio se continuavo a parlare dei treni.

2 commenti:

  1. Non ho trovato le parole adatte per descrivere certe sensazioni in 20 di vita. E adesso che Le ho lette, non riesco nemmeno a commentarle. Quindi mh.

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  2. io di solito prendo consapevolezza al caldo SOTTO la doccia. Per la gioia delle compagnie idrico-energetiche.

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