martedì 28 dicembre 2010

anche se odi la montagna



Il regalo di Natale da parte di una persona che mi vuole molto bene e che più di chiunque subisce i miei pericolosi sbalzi d'umore, è stato un soggiorno alle Terme. Chiarissimo messaggio subliminale.
Non credo che sia servito a molto, ma almeno posso crocettare la casella nella mia lista delle cose da fare (non quella dei buoni propositi, quella ormai è da dimenticare, n.d.a.).

Se dovessi descrivere quel posto con un aggettivo non direi nè rilassante nè riposante ma più che altro surreale.
Soprattutto il buffet. Appena entrata in quella stanza mi facevano male gli occhi, era tutto bianco. Una cinquantina di persone che indossavano lo stesso accappatoio e le stesse infradito colorate, che mangiavano in piedi, al tavolo o seduti sulle poltrone. Un esercito di accappatoi bianchi, potevano essere tutti quanti la stessa persona. Non so se avete presente il film Essere John Malkovich. Quello.
Mentre li guardavo mangiare carote crude girando attorno al buffet con il cappuccio in testa, mi sembrava di rubare attimi di intimità a queste persone. Non capita mai di vedere uno sconosciuto che mangia in accappatoio vicino ad un albero di Natale con addobbi grossi come palloni da calcio. Gli addobbi in questione erano palle ma non me la sentivo di scriverlo in quella frase.

Suggestivo è la seconda parola che ti viene in mente quando sei immerso fino al mento in una pozza di acqua bollente, con le orecchie e il naso gelato perchè davanti a te c'è una montagna innevata.
Stanotte non ho dormito, nonostante quell'ambiente sia fatto apposta per farti sentire rilassato; ma certo è che dopo essere stata in costume sulla neve a qualche grado sotto zero non mi lamenterò mai più del freddo.

Nessun commento:

Posta un commento