sabato 16 aprile 2011

Treni a perdere



Stamattina ho visto nel mio armadio una camicia a quadri e ho pensato che avrei finito per metterla. Ho pensato che avrebbe apprezzato quel genere di camicie, non si sa bene perchè; forse per la logica da discount di cui usufruisco alle sette del mattino. Non avevo mai fatto caso a come si vestiva nè mi sono chiesta cosa potesse piacergli, era una persona anonima come ce ne sono tante.


Poco dopo ho intuito che avrebbe fatto troppo freddo per metterla, e che dopotutto avrei potuto non vederlo neanche, o ancora più simpaticamente avrei potuto incontrarlo senza che lui vedesse me e tantomeno la camicia che avevo scelto per lui.

A quel punto ho messo un'altra maglia.


Come molte altre volte, che io me ne accorgessi o meno, stamattina non c'era. Poi appena prima che il treno partisse, all'ultimo minuto è arrivato e si è seduto nell'unico posto libero di fronte a me.

Ho alzato il volume per non sentire il brusìo, mentre mi concentravo per respirare normalmente.
E' stato più o meno in quel momento che sotto la giacca grigia, riflessa sul finestrino, ho intravisto la camicia a quadri. Quella che aveva messo lui.


1 commento:

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