Bello non saper più scrivere, bello davvero, non mi ricordo nemmeno più la disposizione delle lettere sulla tastiera. In compenso ho migliorato i miei tempi di copia-incolla, e stai a vedere che prima di settembre imparo pure a fare le ricerche advanced su PubMed.
Venti minuti per scrivere due righe e mezzo, poi uno si chiede perché il sabato sera sto a casa.
Venti minuti e una settimana per annegare un pensiero che mi stava addosso, stasera è riemerso e ne parlerò giusto per evitare che mi riporti giù. Sia messo agli atti che non c'era nessuna intenzione di farlo, come quando si usa l'espressione "non merita di essere menzionato", poi mi sono ricordata che non credo nei meriti, nelle colpe, nel giusto e nello sbagliato, nelle vittime e nei carnefici, e allora scriviamoci un post che almeno colgo l'occasione per mandarti affanculo nero su bianco. In quello ci credo eccome.
Venti minuti e una settimana per annegare un pensiero che mi stava addosso, stasera è riemerso e ne parlerò giusto per evitare che mi riporti giù. Sia messo agli atti che non c'era nessuna intenzione di farlo, come quando si usa l'espressione "non merita di essere menzionato", poi mi sono ricordata che non credo nei meriti, nelle colpe, nel giusto e nello sbagliato, nelle vittime e nei carnefici, e allora scriviamoci un post che almeno colgo l'occasione per mandarti affanculo nero su bianco. In quello ci credo eccome.
Ma non si dica che mi realizzi in qualche modo, con questi metodi un po' demodé, un po' da quinta elementare. Anche se poi, ero molto più piccola quando scrivevo pagine di insulti a matita su un quaderno monocromo.
Voglio solo prendere appunti, se è vero che dalle lezioni impartite ogni tanto si impara qualcosa; a tenere ancora più alta la guardia, a sorridere di meno e a riderne più del dovuto. Od accettare una volta ogni tanto che le cose non vadano come le hai disegnate. Ogni tanto, dico.
Quando due ego spigolosi si incontrano, si fanno male nel tentativo di incastrarsi. Questa è la solita storiella del dolore calcolato, che anche se l'hai previsto non perde d'intensità. E anche se ti ho chiesto di fare piano, mi son fatta male uguale.
Sono tornata per esorcizzare, né più né meno di quanto è sempre stato su questa pagina, per dare un titolo ad un'esperienza e ritrovarla su una barra di ricerca quando farò fatica a ricordare. A nessuno piace essere dimenticato, ma dato che dicevi di soffrirne così tanto, allora ti inserirò in un elenco. Quant'è vero che la noia in estate gioca brutti tiri.
Ecco vedi, in estate anche io disimparo a scrivere. Molto, molto, molto meglio l'inverno. Io amo l'inverno.
RispondiEliminaNon so se ti importa, però mi è venuto lo sghiribizzo e ti lascio il link prima di pentirmene. Comunque non è spam né un post autocelebrativo.
RispondiEliminahttp://pescefuordaria.blogspot.com/2012/08/stranezze-con-una-lunga-premessa.html