mercoledì 11 agosto 2010

omosessualità e daltonismo al giorno d'oggi

Mentre ero in stazione, Roby (per capire chi è Roby dovete assolutamente andare qui) ha pronunciato testuali parole:

"Il treno regionale 10135 di Gruppo Torinese Trasporti proveniente da Chieri e diretto a Pont Canavese delle ore 18.15 è in partenza dal binario 4. Oggi il treno arriva fino a Pont Canavese. Ferma in tutte le stazioni. Ci scusiamo per il disagio."

Ho pensato che nonostante il treno fosse stato in orario, nonostante si fosse fermato in tutte le stazioni e fosse arrivato esattamente dove doveva arrivare, Trenitalia/GTT ha fatto solo bene a scusarsi a prescindere. Così, per mettere le mani avanti.

Dopo aver usato così tanto il congiuntivo trapassato, voglio fermarmi un attimo e raccontarvi il mio incontro sulla linea1 urbana.

Sulla linea1 urbana, questo pomeriggio è salito un ragazzino alto e dinoccolato, che non alzava mai la testa. Non sapeva dove sedersi, e alla fine si è buttato senza guardare su un di quei sedili a una piazza e mezza, dopo aver timbrato maldestramente il suo biglietto urbano.
Il ragazzo in questione doveva avere sui 16/17 anni, e stringeva a sè un borsello tipo questo, e qui voglio aprire una parentesi.
Io amo la moda e balle varie, ma parliamoci chiaro un momento, le borse di Louis Vuitton fanno cagare. Siete degli ipovedenti sodomizzati se vi piacciono certe cose, e a quanto pare siete in tanti.
Anche se voglio ancora credere che in realtà esibite certe robe solo perchè siete vittime del trend (un trend che è duro a morire).

Mentre osservavo il modo che aveva questo adolescente di stringere convulsamente tra le mani un mega i-pod e un cellulare, ho notato le unghie dipinte di bianco. Un bianco opaco che ho cercato nelle profumerie per anni.
Ma tolto ciò. Non riuscivo a vedergli la faccia perchè aveva una massa di capelli scuri, medio lunghi e mossi con tanto di frangione sugli occhi, molto surfer. Sono riuscita solo a scorgere uno sfogo di acne sulla mandibola, del tutto normale considerata l'età.

Davanti a lui c'era un vecchio ringalluzzito o un uomo di mezza età che si portava molto male la sua mezza età. Ha fissato il ragazzo per tutto il viaggio con una faccia da viscido totalmente schifata. Fissava le sue unghie laccate, le sue spalle spigolose ma larghe, i pantaloni lilla, le scarpe Prada a strappo e la maglietta dell'hard rock cafè di Santo Domingo.


Alla fine il giovane ha alzato lo sguardo e ho notato un occhio cerchiato di blu. Lì per lì ho pensato che i suoi coetanei, vedendolo conciato in quel modo, l'avessero pestato. Ma poi riguardandolo ho riconosciuto l'ombretto Kiko n°29 blu scuro perlato. Uguale al mio.




Ecco perchè non si toglieva mai i capelli dagli occhi.
Istintivamente, mi è venuto da attribuire il "merito" a questi due tizi:




Poi, scendendo dal pullman, ho capito che certi accostamenti improponibili poteva suggerirli solo un eterosessuale, forse.


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