mercoledì 8 settembre 2010

Leopardi è troppo mainstream, io leggo Gozzano.

Ciao, volevo solo dirvi che non riuscirete mai ad essere "interessanti" e "amanti viscerali di Baudelaire" nel contempo.
E' impossibile, sono due cose che nella mia mente non combaciano, un po' come "2010" e "Guns'n'Roses", o ancora peggio "maglietta dei Guns'n'Roses".

E badate bene che C.B. sa il fatto suo, siete voi a rovinare tutta la poesia nel senso non troppo lato del termine.
Ho paura che non cambierò idea almeno finchè Wikiquote non chiuderà i battenti e la gente sarà obbligata a smettere di farsi una cultura di superficie a suon di citazioni, aforismi, epitaffi di personaggi che hanno conosciuto per la prima volta grazie al sussidiario.
Benito Mussolini era uno statista, comunque.


Tutto questo sbandierarsi intellettuali mi deprime nel profondo, per avere stima di voi o credere nel vostro interesse per la Letteratura avrei bisogno di vedervi sdraiati su un prato con un bloc notes in mano a scrivere poesie, su una panchina a leggere un libro che profuma di vecchio e non i Classici Tascabili in offerta a soli uno euro alla Fnac. O ubriachi al pc davanti a una pagina di Word, se vogliamo adeguarci ai tempi.

Questa è la mia idea di persona Degna di nota. Eppure il mondo sembra pullulare di fan sfegatati di Wilde, Schopenhauer, Shakespeare... ma ehi, avete fatto caso che son sempre gli stessi?
Mannaggia, fate bene a sentirvi originali allora. No, voi non siete come tutti gli altri che si spacciano per appassionati, voi recitate i canti leopardiani a memoria.

Dovreste provare a parafrasare la Pimpa.

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