“Non è giusto che noi continuiamo a vederci. Io magari sarò imperfetto, però voglio essere coerente: non ci dobbiamo più vedere. Mai più.
Ma perché?
La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora: se c'è, dev'essere assoluta.
E che vuol dire?
Vuol dire senza ombre, senza pena. E' difficile per tutti, per me invece è impossibile: forse non ci sono abituato.”
Eh ma sono tutti per me.
ahah mi ricorda il primo film visto in un cinema,a 10 anni andare a vedere caro diario coi compagni delle elementari non è stata proprio un'idea geniale. volevamo scappare tutti. che risate. ciao contessa,hai un blog di qualita'. francesco
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