domenica 9 settembre 2012

Moving clocks run slow



Questa sera, sul balcone a tre piani da terra, lascerei che le zanzare mi pungessero se servisse a non far finire la stagione. Rimarrei in maglietta e pantaloncini.
Se si vedesse qualcosa di simile alle stelle guardando in su probabilmente mi lascerei anche bruciare pollice ed indice per qualche istante, fino a dove i riflessi me lo permettono.
Molesterei i vicini di casa con la playlist di Justin Vernon, che se questo è molestare, dubito che residueranno traumi importanti.
Non credo proprio che sia il primo anno che scivolo su settembre, il mese dei rimpianti e del raffreddore. Abbiate misericordia, ogni anno è un motivo diverso, è un nuovo ceppo influenzale.
Dopodiché promettetemi un'altra cena sul terrazzo, le luci della Mole, la sensazione di calore quando bevi che scende anziché salire e, dice G., d'inverno è ancora peggio.
Mi impegnerò a non perdere il bus e a far passare questa domenica che non se ne va.


11 commenti:

  1. settembre è un mese infingardo.
    una fine e un inizio che si intrecciano insieme e fanno inciampare.

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  2. Mi sto sfregando le mani in attesa di dicembre. Io amo dicembre. Io voglio dicembre.

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    1. A me andrebbe bene anche un ottobre/novembre, dicembre è un mese impegnativo.

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  3. Ma tu che stai, perché rimani?

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    1. L'ultima volta che me l'han cantata, peraltro, è finita male :/

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    2. Chissà che non sia proprio quella volta. Sai?
      Sorrido.

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  4. Ma io spero che la nuova interfaccia di blogspot abbia anche la funzione "elimina tutti i commenti che ho lasciato sul blog di Tizio", altrimenti caro mio, che ANSIA.

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